Il quotidiano ItaliaOggi Sette ha effettuato una ricognizione prendendo in considerazione i dati messi a disposizione dal Ministero della Giustizia, che ha pubblicato un’analisi dettagliata delle pendenze e dell’anzianità dei procedimenti dell’intero settore della Giustizia civile, mettendo a fuoco, attraverso 23 indicatori di valutazione, non solo i flussi dei procedimenti e l’anzianità delle iscrizioni di tutti gli affari civili, ma anche lo stato dei 139 uffici giudiziari del paese.

A Patti, Comune in provincia di Messina di circa 13.400 abitanti, le cause pendenti superano abbondantemente il numero degli abitanti, infatti sono circa 20 mila e i procedimenti in attesa di giudizio da oltre tre anni sono più di quelli accumulati dai Tribunali di Bergamo e Brescia messi assieme e il doppio di quelli del Tribunale di Bologna. Come anche a Lamezia Terme dove le oltre 10 mila cause pendenti ultra triennali superano quelle giacenti a Milano e incidono per oltre il 60% sul totale dell’arretrato accumulato dal tribunale stesso. A Barcellona Pozzo di Gotto, invece, i quasi otto mila procedimenti fermi da più di tre anni sugli scaffali del tribunale sono quattro volte di più di quelli di Torino.

Da quanto è emerso, il vero e proprio arretrato in senso stretto, che il Ministero della Giustizia definisce “la patologia che purtroppo contribuisce a relegare la giustizia italiana in fondo alle classifiche sull’efficienza dei sistemi giudiziari redatte dalle organizzazioni internazionali”, riguarda le cause ultra triennali, basti pensare, infatti, che i Tribunali oltre la media per rapporto procedimenti pendenti ultra triennali sul totale, per oltre la metà sono di dimensioni piccole o medio-piccole.