Nella giornata di ieri, 24 marzo, Gianluigi Pellegrino e Arcangela Galluzzo, commissario straordinario e direttore dell’Istituto, sono intervenuti nell’ambito dei lavori della commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale del Lazio in merito alla proposta di Legge regionale n. 201/2019, volta a raccogliere in un testo unico le norme che disciplinano l’attività dei tre organi di garanzia regionali e ad istituire il Garante per i diritti degli animali.
All’audizione erano presenti anche Marino Fardelli, Difensore civico regionale, Monica Sansoni, Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, e Stefano Anastasia, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
Nei loro interventi, Pellegrino e Galluzzo hanno espresso apprezzamento per la proposta di legge in esame, ribadendo l’importanza dell’Istituto Jemolo quale interlocutore della pubblica amministrazione e, in particolare, delle autorità di garanzia (definite dal nostro commissario frontiera di modernità civica, tenuto conto della loro posizione intermedia tra politica ed amministrazione e della loro funzione di presidio di rilevanti diritti dei cittadini).
Specifica attenzione è stata riservata all’art. 15 del testo in discussione, riguardante il rapporto tra Difensore civico, chiamato ad assumere anche la funzione di Garante per il diritto alla salute, e la Camera regionale di conciliazione, istituita presso lo Jemolo dalla legge regionale n. 1/2016 e competente per la composizione stragiudiziale delle controversie tra utenti e soggetti erogatori di servizi pubblici regionali e di quelle tra cittadini ed enti del servizio sanitario regionale. Integrare le funzioni del Difensore civico con la possibilità di indirizzare le parti verso la conciliazione – questa la proposta di Pellegrino e Galluzzo – consentirebbe di rendere ancor più proficua la collaborazione tra l’Istituto Jemolo e l’organo di garanzia regionale.